Certificato un avanzamento del POR Molise al 31/12/2020 coerente con gli obiettivi fissati e il raggiungimento del target N+3.Cosa significa concretamente e quale vantaggio rappresenta per il territorio.
L’impatto concreto di un programma di sostegno finanziario dipende, oltre che dalla quantità di risorse messe a disposizione, anche dalla loro effettiva erogazione. A chi servirebbe infatti avere un portafoglio bello gonfio se non lo si aprisse mai?
Quello della inadeguata capacità di spesa è purtroppo uno dei limiti storici del nostro sistema amministrativo nazionale, in particolare per quanto riguarda i programmi co-finanziati da Fondi europei. Basti pensare che all'inizio del 2020, prima che esplodesse l’emergenza sanitaria, l’Italia aveva complessivamente circa 38 miliardi di Euro (tra Stato e Regioni) ancora da spendere per il periodo 2014-2020, quindi teoricamente nell’ultimo anno, a fronte dei 15 spesi nei 6 precedenti.
Le ragioni di questa difficoltà nella spesa sono diverse e molte hanno a che fare tra l’altro con la necessità di ricorrere a procedure di evidenza pubblica e valutazione tecnica che, se da un lato garantiscono accessibilità, trasparenza e terzietà nella distribuzione delle risorse, dall’altro inevitabilmente rallentano l’iter di liquidazione degli impegni assunti.
Trattandosi di Programmi co-finanziati con risorse dell’Unione Europea e nazionali il rischio è che quelle la cui spesa non risulti documentata alla Commissione Europea entro i termini prestabiliti subisca il "disimpegno automatico” cioè la riduzione contestuale del finanziamento comunitario e del corrispondente cofinanziamento nazionale.
Per fronteggiare questo rischio e consentire alle Amministrazioni responsabili dei vari Programmi di non perdere i fondi non spesi la Commissione Europea ha introdotto, in questo periodo di programmazione 2014-2020, la cd. regola dell’”N+3” che consente di utilizzare le risorse entro tre anni dall’impegno a bilancio, quindi, ad esempio di spendere entro il 31 dicembre 2020 le risorse impegnate nel 2017 e di concludere la spesa del POR 2014-20 entro il 31 dicembre 2023. Per ogni impegno annuale programmato le Amministrazioni hanno cioè un termine aggiuntivo di 3 anni per spendere materialmente le relative risorse effettuando gli investimenti previsti e/o erogando i contributi ai beneficiari che ne hanno acquisito il diritto. Per questo la Commissione Europea sottopone annualmente le singole Amministrazioni responsabili dei Programmi co-finanziati (quelle statali per i PON e le singole Regioni per i POR) ad un controllo rigido e puntuale della spesa effettiva (certificata) che deve corrispondere percentualmente all’impegno assunto tenendo conto della regola “N+3”. Una verifica che rappresenta un elemento essenziale per la valutazione dell’efficienza di gestione da parte dell’Amministrazione responsabile e esiziale per la salvaguardia degli investimenti destinati allo sviluppo del proprio territorio.
L’obiettivo “N+3” fissato al 31 dicembre del 2020 per il POR Molise FESR-FSE 2014-2020 era di 6.948.854,22 Euro mentre la spesa certificata dalla Regione Molise a quella data è stata pari ad 8.706.514,74 Euro ossia il 125% dell’obiettivo, con un surplus di spesa di 1.757.660,52 Euro rispetto alla soglia fissata dalla Commissione Europea.
Una performance molto positiva sul piano gestionale che ha consentito al territorio regionale di mantenere intatte le risorse comunitarie e nazionali a sostegno della sua economia e dell’occupazione grazie alla concomitanza di tre fattori:
• il regolare avanzamento delle procedure ordinarie attive sul Programma;
• la rapida attuazione delle misure di contrasto agli effetti causati dalla pandemia in ragione della loro natura prevalentemente automatica;
• l’accelerazione connessa all’applicazione del tasso di cofinanziamento della quota UE al 100% per l’anno contabile 1luglio 2020-30 giugno 2021 dovuto al quadro temporaneo di intervento della Commissione per fronteggiare la crisi economica connessa all’emergenza sanitaria.
