La disponibilità di un mercato unico “interno” di dimensioni vastissime (mezzo miliardo di abitanti e circa 16.400 miliardi di euro di PIL) e di finanziamenti comuni per lo sviluppo e la coesione dotati di risorse enormi (più di 350 miliardi di euro nel periodo 2014-2020) rappresentano un vantaggio insostituibile per l’economia dei singoli Stati e dei milioni di imprese che fanno parte dell’Unione Europea.
Che è stato possibile ottenere anche riducendo l’autonomia dei singoli sistemi economici a favore di quello comune. Ad esempio vincolando la concessione di aiuti di Stato alle imprese, per evitare una concorrenza sleale incompatibile col mercato unico, direttamente a livello di Trattato sul Funzionamento dell’Unione (TFUE) che prevede che tali aiuti debbano essere preventivamente autorizzati per essere concessi.
Nel mese di novembre 2020 il Rapporto Annuale di Attuazione è stato sottoposto al vaglio del Comitato di Sorveglianza con la procedura scritta n. 3/2020, per assolvere un adempimento istituzionale di controllo della Commissione Europea e del Partenariato economico e sociale sull’andamento del Programma.
Opinioni e suggerimenti dei cittadini.