Dal Rapporto Annuale di Attuazione (RAA) 2019 del POR FESR-FSE Molise emerge un quadro gestionale complessivamente positivo della gestione del Programma.
Prima che il Covid cambiasse le nostre priorità.
Nel mese di novembre 2020 il Rapporto Annuale di Attuazione è stato sottoposto al vaglio del Comitato di Sorveglianza con la procedura scritta n. 3/2020, per assolvere un adempimento istituzionale di controllo della Commissione Europea e del Partenariato economico e sociale sull’andamento del Programma.
Il rapporto restituisce un’immagine dettagliata che fotografa i progressi del POR nell’anno 2019.
Poco meno di 130 milioni di Euro, un investimento imponente considerando le dimensioni contenute del territorio e della popolazione cui è rivolto.
Alla fine del 2019, ossia 4 anni prima del termine ultimo di rendicontazione dei suoi investimenti (ammissibili fino alla fine del 2023), sul POR FESR-FSE Molise 2014-2020 risultano programmate risorse complessive per circa 111 milioni di Euro, pari al 91% del totale delle risorse disponibili, suddivise nei vari Assi prioritari.
In coerenza con la flessibilità che consente ai fondi Comunitarie di adeguarsi alle esigenze dei beneficiari e ai mutamenti sociali e territoriali, nel 2019 sono state riallocate le cosiddette riserve di efficacia, ovvero una quota delle risorse assegnate agli interventi che hanno ricevuto minore richiesta da parte del territorio sono state spostate in favore degli assi che hanno fatto registrare maggior interesse, come stabilito dall’articolo 22 Reg. (UE) 1303/2013.
Nella pratica la riallocazione ha previsto, nell’arco del 2019, uno spostamento di oltre 3 milioni di eurosull’Asse 2 “Agenda digitale”, per gli interventi co-finanziati dal FESR, e uno spostamento di oltre 500.000 € sugli interventi dell’Asse6 “Occupazione”per la per la parte co-finanziata dal FSE.
Questa, in estrema sintesi, la situazione del POR Molise FESR-FSE 2014/2020, a dicembre 2019. La versione completa della RAA è disponibile qui .
Una fotografia distante dall’immagine attuale del POR, che si è dovuta adattare all’irrompere dell’epidemia da Covid-19, al mutamento repentino delle esigenze del territorio e dei beneficiari, ridisegnando ulteriormente il programma con una riprogrammazione, la n. 2/2020, che ridistribuisce le risorse per fronteggiare l’emergenza.
